Se anche tu pensi che il design non sia una materia alla tua portata e che sia una parte molto faticosa della progettazione della tua nuova casa, ti voglio dare una buona notizia:
bastano alcune, solide, nozioni e saprai già come navigare col vento in poppa verso la tua rinnovata abitazione!
L’importante è assorbire l’approccio mentale giusto e, per sapere come iniziare, puoi dedicare del tempo ai cinque aspetti legati ad una stanza e anche ai tuoi bisogni, sempre tenendo a mente che sei solo tu la persona che potrà approvare e dirigere le scelte ottimali per una casa armonica con la tua personalità.
Vuoi un altro aiuto? Scarica l’infografica gratuita che ti mostrerà cosa vuol dire, realmente, pensare ad un rinnovamento abitativo che coinvolga tutti gli aspetti della tua vita!
Ora, però, dopo averti suggerito le prime azioni per ragionare come ragiona un arredatore, ti voglio parlare dei 3 concetti del design che ti aiuteranno a trasformare UNA casa nella TUA casa.
Come puoi vedere nell’infografica gratuita, il secondo passo del METODO ACT che ho pensato per te riguarda:
- FUNZIONE
- PUNTI FOCALI
- STILE
Andiamo con ordine.
Funzione
Quando hai un progetto in testa, devi prima di tutto capire quale sarà la funzione che dovrà espletare la stanza che stai prendendo in considerazione.
Recentemente mi sono trovato da un amico per una cena in compagnia e mi sono accorto che la sua sala da pranzo comprendeva anche una poltrona.
Mi aveva incuriosito perché era, di fatto, un elemento anomalo nel pensiero globale di quella stanza e allora ho posto qualche domanda.
Ho scoperto che nessuno si era mai seduto in quella poltrona negli ultimi 2 anni e che era stata trasportata in quella sala per motivi di spazio, dopo l’acquisto di un divano molto più ampio di quello precedente.
Risultato: quella poltrona era inutile e trasformava una sala da pranzo in una stanza ibrida che non aveva una sua propria identificazione.
Perché aggiungere un carico funzionale che nessuno utilizzava quando quella poltrona poteva essere spostata altrove o addirittura rivenduta?
Ti assicuro che individuare la funzione serve come passaggio primario per sviluppare un ragionamento su come utilizzi gli spazi di tutti i giorni.
Ti propongo un esercizio pratico!
Prendi in considerazione ognuna delle stanze di casa tua o anche una soltanto (a seconda del tuo progetto) e scrivi tutte le attività che esegui in quegli spazi.
Ti chiedo di essere meticoloso perché so che aiutarti a ragionare su questo ti farà “ritrovare” delle azioni che svolgi senza nemmeno pensarci.
Una volta riconosciute potrai comprendere se si tratti di stanze che hanno una destinazione statica (es. la cucina serve solo per cucinare) o mobile (es. ogni tanto lavori anche in camera da letto sebbene sia lo spazio adibito al riposo).
Ancora: se segui il flusso delle tue azioni giornaliere potrai concentrarti sul tragitto che percorri quando ti muovi all’interno delle tue mura.
Questo ti servirà per capire anche come sviluppare l’equilibrio tra estetica e funzionalità, soprattutto nei casi in cui lo spazio è poco e il percorso per arrivare da un punto all’altro necessita di una superficie consona e di libertà di movimento adeguati.
Punti Focali
Quando parlo di punti focali mi riferisco a quegli elementi che attirano l’attenzione al primo sguardo e attorno ai quali dovrebbe essere pensato tutto il resto dell’arredamento.
Possono essere strutturali o decorativi e vengono utilizzati per dare il senso (estetico o funzionale) alla visione più ampia.
È molto semplice operare attorno ad essi quando la stanza è adibita ad una sola funzione ma la faccenda si complica se devi fare i conti con un ambiente multifunzione; quando, ad esempio, devi arredare il salotto o un open space, luoghi in cui dedicarsi a svariate attività in differenti momenti della giornata.
Il primissimo consiglio che ti posso dare è quello di utilizzare i pezzi di arredamento per creare delle piccole isole dedicate, in più punti dello spazio. In questo modo in ognuna di queste isole potrai concentrarti al meglio perché avrai una sensazione di maggiore compiutezza ed ordine.
Tieni a mente che se possibile, anche l’illuminazione deve essere versatile!
Stile
Quante volte senti delle espressioni per definire uno stile ma non riesci a capire dove finisce uno e dove inizia l’altro?
Ecco per te una lista di 11 categorie di stile di arredamento che sicuramente sono formate da altre sottocategorie ma che per ora sono utilissime a chiarire le linee guida per delineare la soluzione del tuo nuovo arredo.
Se leggendo questa lista uno ti colpirà più degli altri, probabilmente hai già trovato la tua direzione ma… alle volte può capitare che si possano amare due scelte estetiche completamente differenti!
Anche in questo caso, non temere, perché se hai seguito i 3 piccoli esercizi che ho consigliato qui e qui, saprai mettere insieme le informazioni che hai collezionato e svelare da solo cosa fa davvero per te, al di là del piacere visivo che una o l’altra ti provocano.
Classico: comprende pezzi d’antiquariato, materiali naturali, colori delle pareti neutri, drappeggi e velluti decorati. Solitamente è simbolo di eleganza ed è costruito tramite elementi di pregio.
Contemporaneo: con gli arredi posizionati contro le pareti. Suggerisce spazi ampi e gioca coi contrasti di colore molto netti. è, ovviamente, uno stile molto legato al gusto estetico prevalente oggi.
Hi-tech: lo dice la parola stessa e punta tutto sull’innovazione, quella della praticità e della funzionalità. Usa materiali nuovi come le resine e l’acciaio e colori neutri come il bianco.
Minimal: si esprime con pareti nude d mobili molto lineari e piccoli, lasciando molto spazio che viene sottolineato dalla luce. la parola che evoca è “ordine”.
Moderno: libero da fronzoli, usa materiali tradizionali trattati con tecniche nuove e crea linee pulite e delicate.
Rustico: è irregolare e pregno della tradizione contadina, con materiali antichi e sicuramente deve essere usato nel luogo giusto, pena l’effetto “finto”.
Scandinavo: molto di tendenza, nessun mobile risalta rispetto agli altri e dona un’immediata sensazione di semplicità.
Art decò: con forme geometriche ardite e tessuti preziosi, è un tipo di arredamento che richiede molta maestria nel saper abbinare tutti gli elementi. Ferro stampato e vetro sono predominanti.
Eclettico: combina epoche diverse in modo coerente. Anche questo tipo di scelta richiede una sapiente orchestrazione di tutto l’insieme. La difficoltà di questo stile sta nel saper agganciare una storia ad un’altra.
Vintage: è un contrasto netto tra passato e presente che sa coniugare la bellezza delle forme di una volta con la funzionalità che l’oggi richiede.
Orientale: non ha bisogno di presentazioni e ultimamente attrae molte persone perché riesce a donare quiete e armonia al primo sguardo.
Ora che hai letto questi brevi spunti, che ti sono serviti per avere uno sguardo d’insieme sulle tante opzioni che hai a disposizione, il lavoro principale sarà quello di coniugare queste conoscenze con le tue esigenze.
Fai sempre attenzione a non perdere mai di vista la tua personalità perché ora hai delle linee guida che devi far convergere su un centro, e quel centro sei proprio TU.
Non ti resta che scoprire le 5 aree di intervento per organizzare al meglio i lavori per la dimora che fra poco esprimerà quello che tu sei realmente, e sarà una dimora perfetta.
Le puoi trovare nell’Infografica Gratuita Metodo ACT, il flusso operativo da seguire per rinnovare casa tua.
Un saluto,
Andrea